Catalogo delle opere di Andrea Luchesi:

Nel presentare il catalogo delle opere di Andrea Luchesi non si può non ricordare come presso la fondazione Ada e Antonio Giacomini di Motta di Livenza, sia consultabile quella parte del fondo del M° A. Granzotto, ordinato e catalogato dal M° R. Toffoli, legata ad Andrea Luchesi. Si deve altresì e con enorme rammarico ricordare come il nome di Giorgio Taboga, ragione incontrovertibile dell’interesse del M° Granzotto alla musica di Luchesi, non figuri in nessun testo che descriva la collezione. 

Dove possibile, nell’elenco delle composizioni di Luchesi, sarà indicato i link al database creato dal dipartimento di Musicologia dell’Università di Vienna, che descriverebbe la Biblioteca musicale dell’elettore Massimiliano Francesco (The music Library of Elector Maximilian Franz – d’ora in avanti MLEMF), oggi presente presso la Biblioteca Estense Universitaria di Modena.

Si tratta di un primo interessantissimo contributo alla scoperta dei tesori che si nascondono da molto tempo inesplorati nel quasi totale disinteresse della musicologia italiana e straniera. Se la mole delle informazioni rese disponibili alla ricerca è vasta e minuziosa, i risultati (è il parere dello scrivente), purtroppo lo sono meno, probabilmente condizionati da una visione predeterminata (studiare il fondo come fosse la Biblioteca musicale dell’elettore Massimiliano Francesco d’Asburgo), che s’è rivelata poco obiettiva. Inoltre, nello studio della collezione alcuna attenzione pare sia stata riservata alla musica strumentale (testimoni unici delle sinfonie attribuite a Karl von Ordonez, a Leopold Hofmann, testimoni delle sinfonie attribuite a Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart, importantissimi, testimoni delle sinfonie attribuite a J. C. Bach, a Váklav Pichl, Ignaz Pleyel, Franz Anton Rössler, Martin Kraus …), rendendo perciò sicuramente parziale qualsiasi risultato ottenuto. Questa scelta, apparentemente non motivata, ha sicuramente ingenerato un’errata interpretazione del periodo d’uso della carta acquistata dalla cappella di Bonn presso la ditta di Niklaus Heusler di Basilea, identificata dalla filigrana NIC HEISLER, chiamata, purtroppo senza un motivo apparente, Bonn Paper-type I-A, I-B, I-ø.

Bonn Paper-Type I-A; periodo d’uso 1787-1790.

A dimostrazione di quanto affermato basti citare il testimone della sinfonia spuria in do magg. conosciuta come Hob. I:50 – Mus. D.138 – sicuramente copiato dal copista Bonn Court 7 entro maggio 1783 in carta NIC HEISLER (segnato al N° 23 dell’Inventarium 340, redatto nel maggio 1784 dal notaio Fries coadiuvato dall’organista di corte Christian Gottlob Neefe, ma copiato sicuramente precedentemente). La carta utilizzata sarebbe quella definita Bonn Paper-type I-A, rendendo insostenibile un uso della stessa dal  1787 al 1790.

Bonn Paper-Type I-ø; periodo d’uso metà 1782 ca.-1787.

Questo tipo di carta NIC HEISLER, secondo i curatori del progetto MLEMF più antica, sarebbe stata acquistata dalla cappella prima della Peper-Type I-A. L’autografo del l’andante in 6/8 della sinfonia Kv. 297, attribuita a Wolfgang Amadeus Mozart, fu però scritto in carta NIC HEISLER Bonn Paper-Type I-ø. Lo assicura Alan Tyson [vedi NMA X/33 Abt. 2: Catalogue of Watermarks · Pictures (Alan Tyson, 1992, 221 pages)] che, studiando l’autografo, ha descritto una delle due filigrane gemelle come Wasserzeichen 47.

Filigrana della carta NIC HEISLER descritta da A. Tyson come Wasserzeichen 47.
Filigrane gemelle della carta NIC HEISLER descritte come Bonn Paper-Type I-ø.

Poiché l’autografo mozartiano è datato 1778, si dovrebbe ipotizzare che Mozart abbia potuto usare la carta fabbricata per la cappella di Bonn prima che questa fosse prodotta. Sembra più logico affermare come la Bonn Paper-Type I-ø sia stata prodotta per la cappella di Bonn prima del 1778 e che Mozart, in qualche modo, si sia rivolto a qualcuno della cappella, o vi sia passato, per procurarsela. 

Le scelte operate hanno avuto forti implicazioni sulla datazione dei testimoni indicate dai curatori del progetto MLEMF e sulle presunte date di composizione dei lavori, tutti spostati dalla metà del 1782 ca. (I-ø), ovvero, verso la fine della reggenza di Massimiliano Federico di Königsegg-Rithenfels, e l’inizio di quella di  Massimiliano Francesco d’Asburgo (maggio 1784).

 

 

Brevi considerazioni sulla natura della collezione della Biblioteca Estense Universitaria di Modena.

Nel corso del XIX secolo (probabilmente dopo il 1836) giunse a Modena, spedita dai territori imperiali, una collezione musicale di certa provenienza elettorale bonnense. Si tratta di una collezione che, come messo in evidenza  da F. Bugani, si formò durante la reggenza degli ultimi tre elettori del principiato: infatti, incontrovertibile è come «parte della biblioteca musicale di Clemens August si trova oggi custodita presso la Biblioteca Estense Universitaria». Bugani, che si è dedicato soprattutto a quella parte del fondo definita Frammenti (parte integrante della collezione principale), è esplicito nell’individuare, oltre al nucleo di Clemens August di Wittelsbach, anche quelli di provenienza elettorale accumulatisi durante la reggenza di Maximilian Friedrich di Königsegg-Rothenfels e di Maximilian Franz d’Asburgo Lorena. A questi primi nuclei, descritti dagli inventari degli anni 1766/7 (scritto da Ludwig van Beethoven), del maggio 1784 (scritto dal notaio Fries e dall’organista di corte C. G. Neefe), e da quello nuovo voluto da Massimiliano Francesco nell’aprile 1785 (fino allo scioglimento della cappella del 1794, scritto da Andrea Luchesi e altre mani non identificate), va aggiunto verosimilmente una parte del fondo personale di Andrea Luchesi, portato a Bonn al rientro da Venezia (maggio 1784).

I curatori del progetto hanno infatti messo in evidenza come nel 1784 sia giunta una parte della collezione di Andrea Luchesi rimasta a Venezia. A titolo di esempio basta effettuare un confronto tra Inventarium 340 e Catalogue 1785* alla sezione Alma Redentoris Mater. Nel Catalogue 1785* sono aggiunti ai numeri di catena 11-14 quattro nuove composizioni di Andrea Luchesi (scompare quella segnata al N° 0 Mus. D. 235 e appaiono Mus. F.667-80), portate da Venezia nel 1784 e confluite nella raccolta della cappella. Le nuove composizioni furono copiate in parti separate da Paraquin in carta NIC HEISLER (Bonn Paper-Type I-A) dopo il maggio 1784. Esse si andarono ad aggiungere a quelle portate alla fine del 1771 (Mus. F663-66), tra cui, nonostante sia segnata 1775 (forse una data di esecuzione), Mus. F.663 (segnata senza partitura in Inventarium 340), e copiata sia in carte in uso presso la cappella (Bonn Paper-Type), sia in carte veneziane delle ditte Antonio Seguito Toscolano (AS-A – prodotta nel triennio 1769-71) e Gaudenzio Fossati (GF – prodotta nel triennio 1767-69).

Alma Redemptoris Mater Inventarium 340 e Catalogue 1785*: un raffronto.

L’identificazione dei testimoni appartenenti a ciascuna di queste tre/quattro collezioni e dei percorsi che con il tempo li portarono a confluire in quel fondo di provenienza elettorale bonnense giunto a Modena sembrano fondamentali per poter studiare la collezione oggi presente presso la biblioteca Estense Universitaria. 

Si vuole poi precisare che qualsiasi interpretazione dei dati difforme da quella proposta nel progetto The Music Library of Elector Maximilian Franz muove esclusivamente da un interesse per la ricerca e risponde al solo desiderio di fornire agli studiosi informazioni sempre più precise e dettagliate sui testimoni presenti presso la biblioteca Estense Universitaria di Modena e ogni altra collezione menzionata. 

Musica strumentale – XI: Sinfonie.

Nel presentare i lavori di origine sinfonica, le sonate e i concerti si deve ricordare come nel fondo della biblioteca Estense Universitaria non figurino composizioni strumentali in generale ovvero, non vi sono sinfonie, sonate, concerti, trii, quartetti. La strana evidenza si riscontra anche in tutti gli inventari conosciuti collegati alla cappella musicale del principato di Colonia-Bonn dopo il 1771; in essi, inspiegabilmente, non sono mai elencate né una copia delle Sei sonate per Cembalo con accompagnamento di violino Obbligato Op. 1 (Stampate da F. Rommerskirchen nel 1772 e dedicate espressamente al principe Massimiliano Federico di Königsegg-Rothenfels) né una copia delle Tre sinfonie in re magg., do magg. e mi magg. Op. 2 (Stampate da Rommerskirchen nel 1772), o dei due concerti per cembalo e orchestra d’archi in fa magg., di cui uno annunciato dal catalogo Breitkopf nel 1772 e l’altro segnalato nella scheda RISM suonato a Bonn nel 1773. Nemmeno nell’Inventarium 340 del 1784 (presentato in modo incompleto  da MLEMF poiché privo della sezione dedicata alla musica strumentale) è presente un riferimento all’Op. 1 di Luchesi, aspetto molto strano poiché chiaramente dedicata al principe Massimiliano Federico di Königsegg-Rothenfels. 

Le sinfonie e le ouverture di certa attribuzione a Luchesi appartengono tutte al periodo veneziano con un unica eccezione rappresentata dalla ouverture de Il Natale di Giove (1772), copiata a Venezia. Benché scritte verosimilmente durante i primi anni `60, le sei sinfonie ebbero una discreta diffusione e entrarono a far parte delle collezioni di diversi nobili e principi dell’impero austroungarico. In Italia, ma anche a Venezia, stranamente, non risultano copie delle stesse. Nonostante nel 1780 Benjamin de Laborde (Essai sur la Musique Ancienne et Moderne, D. Pierres, Parigi 1780, Tomo III, p. 199), ricordasse come Luchesi  godesse «di un talento molto raro tra gli Italiani; che le sue sinfonie sono ricercate e applaudite in Germania, mentre persino gli italiani stessi ammettono che i tedeschi li superano nella musica strumentale», nessuna sinfonia sembra essere stata composta dalla metà degli anni ’60.

 

Tg/ Ga titolo RISM ID. no.: Collezione Note
1 Sinfonia re magg. 2 Vln., Vla., 2 Ob., 2 Cor., Bas. 550032502 CZ-Pnm XXXIV B 131

Conte Waldstein (Doksy). Copiata in carta Gaudenzio Fossati (GF prodotta nel triennio 1767-69), è databile 1767-1772.

C. Valder-Knechtges 1

  Idem
550032507 CZ-Pnm XLII A 56

Conte Clam Gallas (Frydlant). Copiata dal copista F. Pischelberger in carta Gaudenzio Fossati (GF – triennio 1767-69) e Vicenzo Vicario (W – triennio 1767-69) è databile 1770-1772.

C. Valder-Knechtges 1

  Idem 450010058 D-Rtt Luchesi 4

Principi Thurn und Taxis (Regensburg). Copiata da un copista forse di Bonn, in carta Johannes Georg Jacobi di Kempten e (IGI – Kempten) e Joseph Anton Unold di Wolfegg/ Württemberg (IAV WOLFEG) è databile 1772-74 ca..

C. Valder-Knechtges 1

  Idem    

Edizione 1772 Rommerskirchen Op.2 (scomparsa).

C. Valder-Knechtges 1

  Idem    

Suppl VIII. (1773) del Breitkopf Catalogue.

C. Valder-Knechtges 1

2 Sinfonia sib magg. 2 Vln., Vla., 2 Ob. (2 Fl. Andante), 2 Cor., Bas. 550032503 CZ-Pnm XXXIV B 130

Conte Waldstein (Doksy). Copiata in carta Gaudenzio Fossati (GF prodotta nel triennio 1767-69), è databile 1767-1772.

C. Valder-Knechtges 2

  Idem 551006443 CZ-Pnm XXXIV C 107

Conte Clam Gallas (Frydlant). Copiata dal copista F. Pischelberger in carta Gaudenzio Fossati (GF – triennio 1767-69) è databile 1770-1772. 

C. Valder-Knechtges 2

  Idem 450010056 D-Rtt Luchesi 2

Principi Thurn und Taxis (Regensburg). Copiata da un copista forse di Bonn, in carta Johannes Georg Jacobi di Kempten e (IGI – Kempten) e Joseph Anton Unold di Wolfegg/ Württemberg (IAV WOLFEG) è databile 1772-74 ca..

C. Valder-Knechtges 2

  Idem non segnalata  D-Dl Mus. 3478- N-1,1

K. E. duca di Württemberg. Portata a Stoccarda nel 1768 da J. G. Naumann, è copiata da due copisti del teatro San Benedetto di cui uno riconosciuto da RISM (Copyist S-Dl-362).

C. Valder-Knechtges 2

  Idem    

Suppl VIII. (1773) del Breitkopf Catalogue.

C. Valder-Knechtges 2

Sinfonia do magg. 2 Vln., Vla., 2 Ob. (2 Fl. Andante), 2 Cor., Bas. 550032504 CZ-Pnm XXXIV B 129

Conte Waldstein (Doksy). Copiata in carta Gaudenzio Fossati (GF prodotta nel triennio 1767-69), è databile 1767-1772.

C. Valder-Knechtges 3

  Idem 550032508 CZ-Pnm XXXIV A 57

Conte Clam Gallas (Frydlant). Copiata dal copista F. Pischelberger in carta Gaudenzio Fossati (GF – triennio 1767-69) e Eredi Andrea Fossati (HAF – triennio 1770-72)  è databile 1770-1772. 

C. Valder-Knechtges 3

  Idem 450010057 D-Rtt Luchesi 3

Principi Thurn und Taxis (Regensburg). Copiata da un copista forse di Bonn, in carta Johannes Georg Jacobi di Kempten e (IGI – Kempten) e Joseph Anton Unold di Wolfegg/ Württemberg (IAV WOLFEG) è databile 1772-74 ca..

C. Valder-Knechtges 3

  Idem    

Edizione 1772 Rommerskirchen Op.2 (scomparsa).

C. Valder-Knechtges 3

4 Sinfonia mi magg. 2 Vln., Vla., 2 Ob. (2 Fl. Andante), 2 Cor., Bas. 550032505 CZ-Pnm XXXIV B 128

Conte Waldstein (Doksy). Copiata in carta Gaudenzio Fossati (GF prodotta nel triennio 1767-69), è databile 1767-1772.

C. Valder-Knechtges 4

  Idem 550032509 CZ-Pnm XXXIV A 58

Conte Clam Gallas (Frydlant). Copiata dal copista F. Pischelberger in carta Gaudenzio Fossati (GF – triennio 1767-69), Vicenzo Vicario (W – triennio 1770-72), e Eredi Andrea Fossati (HAF – triennio 1770-72), è databile 1770-1772. 

C. Valder-Knechtges 4

  Idem 450010055 D-Rtt Luchesi 1

Principi Thurn und Taxis (Regensburg). Copiata da un copista forse di Bonn, in carta Johannes Georg Jacobi di Kempten e (IGI – Kempten) e Joseph Anton Unold di Wolfegg/ Württemberg (IAV WOLFEG) è databile 1772-74 ca..

C. Valder-Knechtges 4

5 Sinfonia mimagg. 2 Vln., Vla., 2 Ob., 2 Cor., Vlc. (ovvero Fag. e Bas.). 550032506 CZ-Pnm XXXIV B 127

Conte Waldstein (Doksy). Copiata in carta Gaudenzio Fossati (GF prodotta nel triennio 1767-69), è databile 1767-1772.

C. Valder-Knechtges 5

  Idem 551006308 CZ-Pnm XXXIV C 1

Conte Clam Gallas (Frydlant). Copiata dal copista F. Pischelberger in carta Gaudenzio Fossati (GF – triennio 1767-69), Vicenzo Vicario (W – triennio 1770-72), e Eredi Andrea Fossati (HAF – triennio 1770-72), è databile 1770-1772. 

C. Valder-Knechtges 5

  Idem 450010060 D-Rtt Luchesi 6

Principi Thurn und Taxis (Regensburg). Copiata da un copista forse di Bonn, in carta Johannes Georg Jacobi di Kempten e (IGI – Kempten) e Joseph Anton Unold di Wolfegg/ Württemberg (IAV WOLFEG) è databile 1772-74 ca..

C. Valder-Knechtges 5

  Idem Non segnalata. D-Dl Mus. 3478- N-1,2

K. E. duca di Württemberg. Portata a Stoccarda nel 1768 da J. G. Naumann, è copiata da due copisti del teatro San Benedetto di cui uno riconosciuto da RISM (Copyist S-Dl-362).

C. Valder-Knechtges 5

6 Sinfonia sol magg. 2 Vln., Vla., 2 Ob., 2 Cor., Bas. 551006444 CZ-Pnm XLII C 108

Conte Clam Gallas (Frydlant). Copiata dal copista F. Pischelberger in carta Gaudenzio Fossati (GF – triennio 1767-69), è databile 1770-1772. 

C. Valder-Knechtges 6

 

  Idem 450010059 D-Rtt Luchesi 5

Principi Thurn und Taxis (Regensburg). Copiata da un copista forse di Bonn, in carta Johannes Georg Jacobi di Kempten e (IGI – Kempten) e Joseph Anton Unold di Wolfegg/ Württemberg (IAV WOLFEG) è databile 1772-74 ca..

C. Valder-Knechtges 6

 

       

Suppl VIII. (1773) del Breitkopf Catalogue.

C. Valder-Knechtges 6

7 Sinfonia in re magg. (ouverture de La nascita di Giove) 2 Vln., Vla., 2 Ob., 2 Cor., Bas.   I-Vc, Fondo Correr, B. 47.8, 59.3, 84.4, 88.2, 91.3, 101.5

La sinfonia del Natale di Giove, eseguita per la prima volta nel maggio 1772, ritornò a Venezia e fu copiata in un momento ancor imprecisato. 

C. Valder-Knechtges 9

  Idem 850005413 I-BGc N.C.17.11

IL testimone è copiato da J. S. Mayr da un antigrafo che sembra non essere la copia presente presso il fondo Correr del Conservatorio Benedetto Marcello.

C. Valder-Knechtges 9

8 Sinfonia in re magg. (ouverture de Il matrimonio per astuzia) 2 Vln., Vla., 2 Ob., 2 Cor., Bas. 850002153 I-MAav c. 14 n° 27

In San Benedetto Venezia

9 Sinfonia in re magg. (ouverture de L’isola della fortuna) 2 Vln., Vla., 2 Ob., 2 Fl., 2 Cor., 2 Tr., Timp., bas. 190018314 S-Skma O-R

Re di Svezia (Stoccolma). Trombe e Timpani aggiunti dal Kapellmeister Per Brandt.

10 Sinfonia L’ascenza (Ademira) 2 Vln., Vla., 2 Ob., 2 Fl., 2 Cor., 2 Tr., Timp., Bas.   I-MIc

 

11 Sinfonia in mib magg. (framm.) 2 Vln., Vla., Bas.   I-Gl

Sinfonia incompleta.

C. Valder-Knechtges 10

12 Sinfonia in la magg.(framm.)   I-Gl

Sinfonia incompleta.

13 Sinfonia in sib magg. (framm.)   I-Gl

Sinfonia incompleta.

Inc. 14 Sinfonia in re magg. (Attribuita I. Pleyel come BenP. 124),  2 Vln., Vla., 2 Ob., 2 Cor., Vlc, Bas.   I-VE archivio ignoto

Testimone risalente al 1783/84, segnato «Aucthore Luchesi».

  Idem   I-MOeu Mus. D.638

Testimone databile prima della fine del 1782 copiato in carta NIC HEISLER C-D dal copista identificato come Bonn Court 7, da un antigrafo sicuramente presente in Cappella.

  Idem 600025891 A-SEI V 1412

Titolo: «Cassatio […] Authore Weisnicht. Sub P. M. O. 1770». 

  Idem
   

Suppl 15. (1782-84) del Breitkopf Catalogue.

Inc. 15 Sinfonia in re magg. ex Hob. I:13 2 Vln., Vla., 2 Ob., Fla., 4 Cor., Vlc, Timp, Bas.   I-MOeu Mus. D.142

Venezia 1764

Inc. 16 Sinfonia in do magg. ex Hob. I:50 2 vln., vla., 2 ob., 2 cor., 2 cla., vlc, b. (aggiunti poi tymp.)   I-MOeu Mus. D.138

Bonn 1773. Testimone databile prima della fine del 1782 copiato in carta NIC HEISLER C-D dal copista identificato come Bonn Court 7, da un antigrafo sicuramente presente in Cappella.

Musica strumentale – XII: Sonate per tastiera.

Le sonate di certa attribuzione a Luchesi appartengono tutte al periodo veneziano con poche eccezioni ovvero la sonata oggi alla biblioteca dell’Università di Münster, quelle per cembalo e violino Op. 1 stampata nel 1772,  e Sonata Facile, stampata nel 1796 a Lipsia. Le sonatine e i divertimenti oggi alla Biblioteca del Congresso di Washington, quelle della raccolta Donelli, quelle al Conservatorio di Parigi sono tutte scritte sicuramente prima del 1764 mentre quelle presenti presso la Biblioteca Comunale di Treviso sono copiate qualche anno più tardi, sicuramente prima del 1771; si tratterebbe del canto del cigno di un compositore che Benjamin de la Borde (Essai sur la Musique Ancienne et Moderne, D. Pierres, Parigi 1780, Tomo III, p. 199), ricorda come «[..-] indipendentemente dai suoi talenti nella composizione, eccelle nel suonare il clavicembalo».  Anche Neefe (K. F. Cramer, “Magazin der Musik”, Jare, Halb 1, 1783), ricorda come sia «un buon organista, [e] ha anche una volta in Italia operato in modo eccellente su questo strumento». La nomina a membro della commissione incaricata di concedere le patenti di strumento a tasto (1761), il ricordo di Gradenigo che lo indica come «organista di San Salvatore» (1764), e l’inaugurazione del nuovo organo costruito dal conte Marco Lion per la basilica del Santo di Padova (Natale 1768), confermano ancora una volta come Andrea Luchesi abbia sempre operato in modo eccellente alla tastiera e logicamente dovrebbe aver lasciato un importante corpus di opere per il proprio strumento. Al contrario, dopo gli anni ’60 Luchesi avrebbe scritto una sola sonata per cembalo. Lo stesso dicasi per i concerti, che come compositore ed eccellente tastierista dovrebbe aver composto, almeno per se stesso; di essi, solo due concerti sono sopravvissuti, entrambi in fa magg. e databili ante 1772. 

Tg/

Ga

Titolo   RISM ID. no.: Collezione Note
 1 Sonata in sol min. 850009756 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, Copiata 1764
2 Sonata in sib magg. 850009757 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
3 Sonata in do magg. 850023640 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
4 Sonata in do magg.  850023641 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
 5 Sonata in do magg. 850023658 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
6 Sonata in re magg.  850023650 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, Copiata 1764 (attribuita a B. Maggi):
Idem   I-VEcbm Fondo Correr B. 99.3 Libro Novo di Sonate Per Organo, ad uso di me Annunziata, Scolara della / Sig:ra Elisabetta Organista
7 Sonata in re magg. 850023659 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
8 Sonata in re min Allegretto 500027726 HR-Zha, LXXV.Q Nikola Udina-Algarotti.
9 Sonata in fa magg. 500500614 HR-CRb 1/2
Idem. 850023656 I-Nc Mus. str.70 D.n Bartolamio Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
10 Sonata in fa magg. 850023643 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
11 Sonata in fa magg. 850023644 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
12 Sonata in sol magg. 850023642 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, copiata 1764
 13 Sonata in sol min. 850009756 I-Nc Mus. str.70 Raccolta ad uso di D.n Bartolamio Donelli, Copiata 1764
14 Sonata in fa magg.   I-TVbc Ms. 5001 Copiata nel 1764-67.
13 Sonata in fa magg.   I-TVbc Ms. 5002 Copiata da Don Pividori nella seconda metà degli anni ’60
14 Sonata in fa magg.   I-TVbc Ms. 5003 Copiata attorno al 1769-70
15 Sonata in fa magg.  455032193 D-MÜu Nk Ms. mus. 7 La sonata, composta durante la reggenza di Massimiliano Federico di Königsegg-Rothenfels (1772-83), è segnata «Sonata Per il Cimbalo/ Del Sig. Andrea Lucchesi/ Maestro Di Cappella Di S. A. E. E./ di Colonia/ Principe, e Vescovo di/ Muster & & &». Poichè la medesima fu annunciata nel supplemento del catologo Breitkopf nel 1773 con accompagnamento di Violino sembra potersi datare ante 1772-metá 73 ca.
16 Sonata per Cembalo e Violino   ? Medesima sonata per cembalo dedicata a Massimiliano Federico di Königsegg-Rothenfels.

Suppl VIII. (1773) del Breitkopf Catalogue.

  Sonata Facile in do magg.    A/I L 2896 D-Dl

D-Hmb

S-Skma

sonata per violino e clavicembalo Edizione C. F. Lehmann Lipsia
17-22 6 sonate per Cembalo con accomp.to di Violino obbl-to Op. 1   A/I L 2895 I-VEcbm Fondo Torre-franca  Edizione F. Rommerskirchen, Bonn, 1772. 
  Idem     Breitkopf cat. Suppl. VII.
  Idem   A/I L 2895 D-MÜu Nk Ms. mus. 7 Edizione F. Rommerskirchen, Bonn, 1772. 
23 Concerto in fa magg. per cembalo, Vl., Vla, Vlc. 124530 US-LOu Profana 112 Testimone proveniente dalla collezione del barone fiorentino Ricasoli (Parisi, S. H. p. 161). RISM segnala «Performance date: 1773 Bonn». Il concerto fu portato a Bonn alla fine del 1771 e verosimilmente eseguito nelle accademie della corte.
24 Concerto in fa magg. per cembalo, 2 Cor., 2 Ob., Vl., Vla, Vlc.   I-TNbc

M. 7325

Testimone presente alla biblioteca comunale di Trento, segnato come «concerto per organo». Sicuramente portato a Bonn nel 1771 da Luchesi.
  Idem       Edizione F. Rommerskirchen, Bonn, 1772. 
  Idem       Suppl VIII. (1773) del Breitkopf Catalogue.
 
Idem
    D-ElJar Testimone mutilo presente presso l’archivio Rosenkranzbruder-schaft di Ellwangen an der Jagst, colà presente poichè eseguito da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1777.
  6 sonatine      US-Wc  
  8 Divert.ti     US-Wc  
  Sonata in do magg.   F-Pn Sonata presente in forma manoscritta presso il conservatorio di Parigi, nella raccolta “Menus plaisirs du Roi”
  Sonata      F-Pn Sonata presente in forma manoscritta presso il conservatorio di Parigi, nella raccolta “Menus plaisirs du Roi”

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